Natale
è ormai alle porte ma i regali non si fanno attendere: come nel segreto di
Pulcinella, il referendum sull' accordo "taglia-costo del lavoro" è stato spostato a data
da destinarsi, possibilmente mai!
Noi lo avevamo sospettato fin da subito (v. ns
primo volantino distribuito nelle assemblee) che molto probabilmente non ci
sarebbe stata l’ intenzione di chiamare i lavoratori ad esprimersi sul da
farsi a meno che non si fosse stati più che certi del risultato.
Spostare la consultazione dei lavoratori dopo la fine dell’ anno e della chiusura di bilancio significa
infischiar sene di loro: intanto voci di corridoio insistono che nel bilancio del 2013 siano già stati calcolati i tagli del costo del lavoro come previsti nel preaccordo di luglio.
Le motivazioni per posticipare i referendum, sembrano più dei pretesti che delle ragioni, perché il referendum non tratta “…materie inerenti all’ attività sindacale…” ma le stesse politiche volute da una giunta di centro-sinistri (non è un refuso) che manda i suoi capi a dirigere banche, fondazioni.
Lavoratrici lavoratori non lasciatevi abbindolare da queste pratiche meschine, tenere la testa e la memoria ben sveglia e ricordatevi, quando sarà il momento, di andare a votare al referendum e…
Le motivazioni per posticipare i referendum, sembrano più dei pretesti che delle ragioni, perché il referendum non tratta “…materie inerenti all’ attività sindacale…” ma le stesse politiche volute da una giunta di centro-sinistri (non è un refuso) che manda i suoi capi a dirigere banche, fondazioni.
Lavoratrici lavoratori non lasciatevi abbindolare da queste pratiche meschine, tenere la testa e la memoria ben sveglia e ricordatevi, quando sarà il momento, di andare a votare al referendum e…
VOTARE NO!
Intanto
consigliamo a tutti di discuterne in ogni luogo di lavoro affinché la
voce dei lavoratori venga ascoltata, che il referendum si faccia, e che per
essere originali……………………
vinca il no!
inComunedisaccordo
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