giovedì 28 novembre 2013

Chiamparino alla Fondazione Sanpaolo Fassino alla Cassa Depositi e Prestiti La politica al servizio della finanza?

Pubblichiamo un contributo del Forum per una Finanza Pubblica e Sociale
con l'invito a partecipare
al Convegno "Riprendiamoci la Cassa" che si terrà venerdì prossimo 6 dicembre alle ore 20,45 al  Centro d’ Incontro – Corso Belgio 91 - Torino

Apprendiamo della nomina di Piero Fassino nel Consiglio di Amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti,
Sindaco del Comune più indebitato d‘Italia e Presidente  dell’Associazione Nazionale Comuni  Italiani, Fassino dovrebbe conoscere bene le conseguenze della feroce politica di austerità imposta dalla Troika alla Grecia prima e ora all’Italia. Una politica che non risparmia la Cassa Depositi e Prestiti: sia con le sciagurate nomine berlusconiane dei suoi vertici sia con la sua progressiva soggezione alla finanza speculativa e predatrice. Il Fondo F2i, finanziato da CDP e gestito da Gamberale,  ha già messo piede anche nella nostra realtà per privatizzare  con i nostri soldi i servizi pubblici locali.
La nomina di Fassino si accompagna a quella di Antonio Saitta Presidente della Provincia di Torino e dell’ Unione Province Italiane,
Nomine avvenute in concomitanza con l’avvio della campagna nazionale promossa dal Forum per una nuova finanza pubblica e sociale per ripristinare la natura pubblica della Cassa Depositi e Prestiti.
Ai due torinesi al vertice della CDP chiediamo di  non prestarsi a rompere quello che è ormai rimasto l’ultimo grande salvadanaio del nostro paese, con i suoi 230 miliardi di euro che 12 milioni di famiglie italiane hanno affidato alle Poste e che la CDP deve gestire tutelando il risparmio e favorendo lo sviluppo economico e sociale dei nostri territori
Invitiamo caldamente Piero Fassino, sindaco della Città in cui nacque la CDP voluta da Cavour, e  Antonio Saitta  ad impegnarsi nel nuovo incarico per restituire la CDP alle sue finalità originarie , di ente di diritto pubblico che non opera sul libero mercato ma raccoglie il risparmio popolare , lo remunera  con un interesse moderato e lo destina a finanziare a lungo termine e tassi agevolati le opere e i servizi pubblici locali che garantiscono i diritti di cittadinanza e la coesione sociale.
Ma se la politica si mette al servizio della finanza,  i soliti  piagnistei sul debito altro non sarebbero che lacrime di coccodrillo.
Cogliamo l'occasione per estendere ad entrambi l'invito a partecipare al Convegno "Riprendiamoci la Cassa" che si terrà venerdì prossimo 6 dicembre alle ore 20,45 al  Centro d’ Incontro – Corso Belgio 91 - Torino

Forum per una Finanza Pubblica e Sociale
Comitato torinese
Via Mantova 34 – 10153 Torino
Tel, 388 8597492

venerdì 22 novembre 2013

Sistema Torino
dal Web...
A Torino c'è un Sistema. C'è un sistema da tanti anni, ma non è ancora passato di moda. Questo sistema sistema tutto e tutti, è sistematico. Ma un sistema ha senso se funziona e forse questo non funziona più. Non serve dire che non c'è. Serve immaginare se si possa vivere meglio senza sistema o con un altro sistema.
Magari prendere a modello un alveare. O un formicaio. Oppure applicare veramente la democrazia, ma non quella biennale, quella quotidiana.
Noi vi raccontiamo delle cose. Su questo sistema. Su questa città. Fatelo anche voi. Ma non solo al bar, con gli amici, tra un bianchetto e l'altro. Vediamoci. Parliamone. Sosteneteci. Il presente ha senso. Se proviamo a cambiarlo.

Adorava Torino Smisuratamente


giovedì 21 novembre 2013

MAGIC CARAVAN


 “…un caravan s’ aggira per Torino..”: è il camper della FIOM, sequestrato dai quadri regionali del P.I. della CGIL agli operai rientrati nei ranghi dal diktat camussiano.
Cotal camper ha il compito di (dis)informare in maniera (s)corretta e (s)capillare i lavoratori/trici presso tutte le sedi Circoscrizionali del territorio Torinese.
Chiediamo a tutti/e i/le colleghi/e di avere molta pazienza e di recarsi presso tale camper per portare generi di conforto a chi cerca di (dopo vari tagli a diritti, ccnl, contratto integrativo, etc.) tagliarci quei quattro soldi che ci danno in cambio di un pugno di mosche attraverso mille bugie.
Questi poveri diavoli non sanno più che pesci prendere pur di dimostrarsi i più zerbini possibili nei confronti della macchina Comunale, politica e dirigenziale.
Se vedete questo camper fuori dal vostro luogo di lavoro, appropinquatevi a chiedere spiegazioni, magari leggendo il nostro materiale, quello dettagliato e preciso di alcuni sindacati (v. CSA), ma per favore: non lasciatevi abbindolare dalle solite frasi “ma va…non è vero…quelli lì sono così…quelli lì sono colà…” . Basta tenere presente quando ognuno di noi va a far la spesa e non si può più permettere di acquistare alcuni prodotti (alla faccia degli stipendi non tagliati ma sempre uguali).

Pazientiamo…in attesa del referendum da bocciare in massa!

Lavoratori/trici el Comune di Torino contro l’ accordo
Per contatti:incomunedisaccordo.blogspot.it
                   incomunedisaccordo@gmail.com

mercoledì 20 novembre 2013

A Genova accade che...

Genova, 19 novembre
Il Consiglio comunale si riunisce per deliberare l’avvio della privatizzazione delle aziende comunali, cioè di  AMT (Azienda municipalizzata dei trasporti), AMIU (l’azienda che gestisce il ciclo dei rifiuti), ASTER (che  fornisce il servizio di manutenzione strade, giardini, illuminazione pubblica), farmacie e bagni comunali e a Palazzo  Tursi centinaia di lavoratori e lavoratrici irrompono nella  sala del Consiglio per rivendicare il mantenimento pubblico dei servizi.
Alle spalle, e tuttora in corso, c’è uno sciopero riuscito e decisamente serio. Ieri sera le lavoratrici e i lavoratori di AMT si sono riuniti in assemblea e hanno organizzato lo sciopero dei trasporti pubblici, sfidando la legge antiscioperi e la precettazione del Prefetto. Uno sciopero reale, deciso dal basso, radicale. Le strutture dei sindacati confederali e dell’autonomo FAISA hanno unitariamente sostenuto la lotta, anche per non essere scavalcati dall’iniziativa dei lavoratori.
continua a leggere...

martedì 19 novembre 2013

“Comune di Torino torna ad assumere dopo tre anni di blocco”


Questo è il titolo dell’articolo apparso su torino.repubblica.it il 5/11/2013:
l’ennesima “bufala” data in pasto ai pennivendoli giornalai prendendo per il proverbiale naso i 10.400 lavoratori del Comune di Torino…meritiamo più rispetto!
Perché oltre al danno vi è anche la beffa dell’assessore Passoni e dei sindacati che lo appoggiano in questa operazione:  Cgil e Cisl.
Come lavoratrici e lavoratori del Comune di Torino riteniamo che la cittadinanza debba sentire anche la nostra voce.
Il primo taglio al costo del lavoro è stato fatto il 17/11/2011, il secondo il 24/5/2012 ,siglato da CGIL-CISL-UIL, naturalmente  tutte e due le volte sull’altro piatto della bilancia  vi erano: assunzioni e riorganizzazione del lavoro e la promessa che non sarebbero stati chiesti ulteriori sacrifici ai lavoratori.
La riduzione del costo del lavoro E’ GIA’ avvenuta senza che l’Azienda mantenesse i suoi impegni.
L’ipotesi d’accordo siglato il 18 luglio 2013 solo da Cgil e Cisl (che rappresentano per altro la minoranza sindacale,  in quanto sia la Uil che tutti le altre sigle sindacali sono contrari) assumerà solo concretezza nel momento in cui i lavoratori decideranno con il loro voto !
Il risultato non è scontato a meno che del parere dei lavoratori l’assessore Passoni e i sindacati collusi intendano farne uso come “papier de toilette”…scusate il francesismo.

l.c.

NO all’ipotesi d’accordo siglato il 18 luglio 2013 da Cgil e Cisl!


Perché
il 17/11/2011 e il 24/5/2012 ,CGIL-CISL-UIL hanno firmato accordi con il Comune di Torino con lo stesso titolo ( riduzione del costo del lavoro), naturalmente  tutte e due le volte hanno promesso che la riduzione non si sarebbe più ripetuta e i fondi sarebbero stati ripristinati.
Negli accordi di cui sopra, la riduzione del costo del lavoro E’ GIA’ avvenuta senza la contropartita di nuovi assunzioni che sarebbero andate a diminuire i carichi di lavoro

Perché
le assunzioni promesse non sono altro che un volgare ricatto.
Non è vero forse che  le 88 “nuove” assunzioni  sono REGOLARIZZAZIONI di contratti precari protratti all’ infinito o di lavoratori già vincitori di concorso? Come mai “ solo” 88 davanti ad una platea ENORME di precari comunali? Come mai, il Comune di Milano ha siglato con le OOSS un  piani di “ASSORBIMENTO” di 400 precari  senza ridurre le risorse destinate ai suoi dipendenti?
Cosa sono 88 “nuove” assunzioni a fronte di 450 circa di posti di lavoro vacanti, per pensionamenti e uscite, nell’ultimo anno (v. blocco turn-over)?
Non è forse vero che l’assunzione di 27 (ventisette) CFL  è dovuta,  perché  in caso contrario il Comune dovrebbe rifondere le tasse non versate per i contributi di questi contratti “a-tipici”?

SIAMO CONTRARI PERCHE’
questo accordo non soddisfa la necessità di un VERO piano di rilancio del SERVIZIO PUBBLICO con assunzioni strutturali ai pensionamenti e/o  una reiternalizzazione dei servizi dati in gestione ai privati!
I soldi in busta paga in meno ce li siamo trovati tutti: tra risparmi
dell’amministrazione sulle nostre spalle, costo della vita, blocchi dei contratti!

Con coerenza, senza padroni e padrini,  invitiamo tutti i colleghi a partecipare in massa al referendum (se ci sarà…) per respingere la proposta indegna sottopostaci e rilanciare un’idea di “servizio pubblico” degno di questo nome!


lavoratrici e  lavoratori del Comune di Torino contro l’accordo
per contatti: incomunedisaccordo@gmail.com
Questo blog nasce dalla voglia di dare spazio a chi lavora nel Comune di Torino e non condivide le scelte fatte da rappresentanze sindacale che sono sempre più lontana dai lavoratori, troppo impegnate a "coogestire" l'emergenza con l'Amministrazione invece di costruire una prospettiva che rilanci il ruolo della Pubblica Amministrazione.

Invitiamo sia le lavoratrici e i lavoratori che le cittadine e i cittadini del Comune di Torino ad usare questo spazio come una piazza, dove ci si scambiano informazioni, dove ci si raccontano fatti ...dove ricostruire nuova identità del servizio pubblico...